Al visitatore che le si avvicina Gemona si presenta nel suo digradare dalle pendici delle Prealpi Giulie verso il Tagliamento. Sembra inviti a risalire il pendio per raggiungere il centro antico e orgogliosamente raccontarci della sua rinascita dopo il sisma che 40 anni orsono portò morte e distruzione, ma non piegò la volontà di ricostruzione dei suoi abitanti.
Le cicatrici e i reintegri sono ancora visibili, ma l’esperienza vissuta sembra averla resa ancora più consapevole della sua bellezza, di un fascino ritrovato. Esempio ne è il duomo gotico dalla facciata scolpita ed il suo rosone che nell’intreccio ricorda un prezioso merletto. Lungo la via principale si affacciano palazzi che in molti casi hanno svelato proprio attraverso il sisma la loro decorazione originaria ad affresco. In fondo la loggia comunale cinquecentesca a chiudere la passeggiata.
A breve la riapertura del Castello consentirà di ampliare anche a questo il percorso di visita.
Durata: circa 1 ora e 30 min
Percorso aggiuntivo:
– nei pressi del Duomo nei giorni festivi è possibile visitare il Museo della Pieve e Tesoro del Duomo che custodisce i più antichi registri battesimali conosciuti al mondo (a partire dal 1379). Vi sono raccolte opere di pittura e scultura di autori locali (XIII-XIX sec.), arredi sacri e alcune delle più belle realizzazioni dell’oreficeria friulana del XV sec.
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